La mostra di Nedko Solakov 'A Group Show #2'
continua fino al 15 novembre
«Ad
ArtUnlimited, qualche anno fa, ho presentato il lavoro di Nedko Solakov A Beauty: una grande balena bianca
ricoperta con peluche candido. Nella sua pancia, come Giona, si vede una luna
dipinta e lucente, ma, per vederla, bisogna mettersi in ginocchio col sedere
per aria...
Mentre scrivo questo breve racconto, Solakov è qui con
me oggi e vorrebbe dire una cosa, eccola: “This is from Nedko: while Massimo
was writing the previous sentences explaining that I was seating next to him, I
was thinking what exactly does he sell. Here is what he sells as one of the
most important gallerists working nowadays, he sells relations. Relations
between the artist, the work of art and the collector and respectively the
viewer, relations of devoted appreciation and love”.
Bene, grazie Nedko ma
lasciami dire che quella settimana ad ArtBasel/Unlimited ho visto tante persone
importantissime, inginocchiarsi per vedere la luna nel ventre della tua
scultura e ridevano, ridevano ed erano tutti felici e contenti. A volte l'arte
fa ridere, sorridere, crea gioia, e tutti questi importanti personaggi col
sedere per aria rendevano meno drammatica la fiera più importante del mondo...».
Massimo
Minini
Pizzini by Massimo Minini, in Art Basel |Year 44, JRP|Ringier, Zurich,
2014
La prossima mostra in
galleria, sabato 27 settembre, continua un’avventura nata anni fa con A Group Show.
Nel 2007 Solakov con stile
ironico e ricco di metafore mostrava le varie nature stilistiche perno della
sua arte fin dai primi anni Novanta. Oggi come allora, con la sua graffiante
capacità narrativa, l'artista continua a raccontarci poliedriche storie e nel
suo A Group Show #2 chiama in causa
sette differenti pittori dai nomi curiosi, che altro non sono che le svariate
sfaccettature dell'Artista Solakov: the Pretentious Storyteller, the Zen
Master, the Naughty Artist, the Romantic One, the Conceptual Painter, the
Modest Craftsman, the Site-Specific Colorist.
Accanto
a grandi opere popolate da figure immaginarie la mostra propone una serie di dipinti
che rappresentano quella parte del corpo femminile tanto amata soprattutto dal
genere maschile, il sedere appunto, già chiamato in causa dall'opera A Beauty.
(«Curioso che il sedere, ancora lui, sia il trait
d'union tra la nostra galleria e Solakov» dice Minini). È the Naughty
Artist, il pittore più impertinente, a ritrarre le rotondità della sua
Gallerista bulgara, della sua Assistente bulgara, della “sua” Culturologista
bulgara e della sua Cultural Reporter dei sogni, anch'essa bulgara.
Ancora una volta Solakov, giocando con
la propria abilità pittorica e soprattutto con l'acuta ironia che lo
contraddistingue, vuole conquistare, stuzzicare e provocare lo spettatore.